Due settimane fa l'influencer Francesca Di Pietro, conosciuta su Instagram come @viaggiaredasoli, è partita assieme ad amusi per intraprendere uno dei suoi viaggi più toccanti e significativi: un tour di beneficienza in cui ha visitato sette onlus e rifugi privati per cani sparsi fra Lazio e Campania. L’obiettivo è la sensibilizzazione delle persone sul tema dell’abbandono e sulla difficile realtà che si trovano ad affrontare ogni giorno i rifugi privati per cani del centro e sud Italia. Dai suoi profili social, Francesca ha lanciato l’hashtag #7rifugiin7giorni per poter rimanere aggiornati sul suo tour. Noi l’abbiamo seguita virtualmente ogni giorno e ci siamo riempiti gli occhi e il cuore di tantissimo amore!
Il nostro supporto però non è stato soltanto online. Infatti, noi di amusi abbiamo deciso di fare una donazione del nostro cibo per cani, offrendo 120 kg di crocchette per sostenere la causa e supportare i rifugi privati con un piccolo gesto di solidarietà. Ancora una volta, a dimostrazione del fatto che il cibo non è soltanto alimentazione ma anche condivisione, cura e amore, anche quando si parla dei nostri piccoli amici pelosi.
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Un tour per sensibilizzare sull’abbandono e l’adozione
Francesca ha visitato più di 75 Paesi nel mondo, ma per compiere uno dei viaggi più importanti della sua vita ha deciso di spostarsi al massimo di qualche centinaio di chilometri da Roma, la città in cui abita. E così martedì 11 Gennaio, con la macchina carica di 120 kg di crocchette per cani amusi ha iniziato il suo tour per dirigersi verso il primo dei 7 rifugi per cani.
La prima tappa di questo viaggio è stata l’Arca Volante a Rocca Priora, gestita da Adriano. Accoglienza e libertà sono i valori con cui porta avanti il suo rifugio, in cui i cani sono liberi di circolare e socializzare in grandi spazi aperti, separati solo per temperamento e taglia. Adriano definisce il rapporto con i suoi cani rifugiati come un rapporto di coesistenza: "Ci capiamo molto bene, anche se non parliamo la stessa lingua." Il suo progetto per il futuro è aprire un nuovo rifugio con accanto un centro di addestramento per corsi di pet therapy, ricerca molecolare, cani guida e salvataggio in acqua.
Il secondo giorno l’arrivo è previsto al rifugio Eden Bau di Pomezia, dove anche qui Francesca ha consegnato parte dei sacchi di cibo donati da amusi. In questo luogo i cani girano liberi per 7 ettari di terreno, gestiti da Roberta e Marco, che sono educatori cinofili.
"Realizzare questo sogno” (dice in una diretta Instagram Marco) è stata una scommessa (...) Abbiamo creduto fin dall’inizio che i cani potessero vivere liberi fra di loro, e sta funzionando." Qui potete adottare uno dei tanti cani che accolgono ogni giorno.
La terza tappa è quella definita da Francesca la più difficile e allo stesso tempo straordinaria. Lina oltre ai 170 cani che ospita fra due rifugi e case famigliari, dà da mangiare anche ai cani randagi della zona di Benevento. Qui, infatti, la situazione abbandono è drammatica, per questo Lina ogni giorno fa appelli per la sterilizzazione dei cani e invita tutti alla condivisione del suo messaggio sulla sua pagina Facebook Cuori Randagi Odv, dove pubblica anche le foto dei cani bisognosi di adozione, fra cui diversi cuccioli. Una storia di enorme forza e coraggio che va sostenuta da tutti.
In provincia di Pompei si trova, invece, il rifugio Angeli di Pasquale in cui sono ospitati 120 cani, di cui molti esemplari con storie difficili alle spalle e problemi caratteriali. Salvatore ha aperto questo rifugio 10 anni fa, dove sono nati e cresciuti tanti cuccioli che oggi hanno paura del mondo esterno, e che per questo risultano anche difficili da adottare.
Il viaggio prosegue poi verso il Canile comunale di Nocera inferiore, gestito dall’associazione Zoofila Nocerina. Gianna fa l’addestratrice cinofila da ben 33 anni e insieme alla sua squadra di volontarie gestisce le adozioni dei cani, parlando direttamente con le persone e cercando la casa giusta per ogni cane. Nel canile c’è anche una sala operatoria che permette di operare gli animali ospitati ma anche tantissimi cani randagi che circolano nella zona agricola di Salerno.
Nel Canile Sanitario di Marcianise (CE) sono principalmente i volontari dell’Associazione Fido Amico Mio che si occupano di pulire, nutrire e curare i cani trovati dall’accalappiacani. Non si tratta di un vero e proprio canile ma di un luogo di passaggio in cui i cani vengono microchippati, curati, vaccinati ed eventualmente sterilizzati. L’obiettivo del rifugio è di far adottare i cani prima che vengano affidati ai canili della zona di competenza, da cui purtroppo troppo spesso non escono più.
Per far visita al settimo rifugio Francesca è tornata a Roma, nel canile privato Valle Grande gestito da Fondazione Cave Canem Onlus. Qui le priorità sono il reinserimento sociale dei cani e l'adozione (il tasso di adozione è di 200 cani all'anno, ben sopra la media!). Impegnata su più fronti, questa onlus porta avanti progetti di reinserimento degli animali, un'accademia per formare nuovi professionisti del settore e campagne di sensibilizzazione.
Una tappa… A sorpresa!
Ebbene sì, non senza difficoltà, alla fine il tour di Francesca si è allungato di una tappa e di qualche giorno, ma il risultato è ancora più soddisfacente. Zampe Felici Onlus è l’ultimo rifugio di questo viaggio, ma si distingue da tutti gli altri per una caratteristica importante: non ospita solo cani, ma ogni tipo di animale! Qui Tania si occupa di cani, cavalli, bufali, pecore e maiali. Sorprendente, non è vero? L’ultima razione delle nostre crocchette va quindi ai cucciolotti di questo luogo, e non potremmo essere più felici di questa conclusione.
7 Rifugi in 7 giorni: il contributo di amusi
Quando per la prima volta a Dicembre Francesca ci ha parlato su Instagram del suo progetto, non abbiamo avuto dubbi: volevamo contribuire alla causa facendo la nostra parte. Così abbiamo deciso di donare 120 chili di crocchette per cani e li abbiamo spediti a Francesca, che ha provveduto a distribuirli in modo autonomo. Il nostro motto è “Nutrire con amore” e crediamo che nessuno più degli amici pelosi che vivono nei rifugi e nei canili ne abbiano bisogno. La sostenibilità, infatti, non è un concetto legato solo all’ambiente ma qualcosa che riguarda anche l’aiuto e la tutela delle realtà più fragili e bisognose, che vanno preservate e sostenute. Per questo abbiamo deciso di voler arrivare in tutte le ciotole d’Italia, anche quelle di chi un vero padrone ancora non ce l’ha.
L’importanza della condivisione
Tutti possono fare la propria parte per sostenere la causa della sensibilizzazione all’abbandono degli animali. Adottare un cane proveniente da un rifugio o da un canile è uno dei più grandi gesti d’amore che tu possa fare, ma non sempre è possibile. Devi sapere, però, che non servono grandi azioni per fare la differenza, ma contano anche le piccole cose. Puoi scegliere di sostenere economicamente queste ed altre realtà d’Italia con una donazione in denaro, oppure con donazioni materiali di cibo, giochi (in buono stato!) e coperte. Oppure puoi scegliere di donare il tuo tempo, la cosa più preziosa che hai, e scegliere di diventare volontario.
Il primo passo che puoi fare è sostenere il progetto 7 Rifugi in 7 Giorni con una piccola donazione e regalare un pasto ai cani dei rifugi visitati da Francesca. Ricorda, ogni piccolo gesto conta!
Non puoi donare? Parla a tutti del progetto e condividi questo articolo o il link delle donazioni con i tuoi amici e su tutte le tue pagine social.