I gatti sono noti per essere carnivori stretti, ma ciò non significa che non possano beneficiare anche di alcuni alimenti di origine vegetale nella loro dieta. Un esempio comune è il riso. Ma come introdurlo correttamente all’interno di un’alimentazione equilibrata? Scopriamolo insieme.
La digestione dei carboidrati nei gatti
A differenza degli esseri umani e alcuni altri animali, i gatti non sono in grado di digerire grandi quantità di carboidrati. Infatti, il loro organismo produce solo una piccola quantità di amilasi, ossia l'enzima necessario per scomporre gli amidi in carboidrati pronti all’uso. Tuttavia, in piccole quantità, i cibi che contengono carboidrati (come appunto i cereali, fra cui il riso) possono fornire ai gatti una fonte di energia extra e - inoltre -aiutare a regolare il loro sistema digestivo grazie alle fibre.
Posso dare riso al mio gatto?
La risposta breve è sì, i gatti possono mangiare riso. Tuttavia, dovrebbe essere servito cotto, in piccole quantità e mai come unica fonte di nutrimento. Idealmente, il riso dovrebbe costituire non più del 25% del pasto di un gatto e dovrebbe essere miscelato con altri alimenti ricchi di proteine, come carne o pesce. Ricorda, il riso non è un alimento naturale per i gatti, quindi l'introduzione dovrebbe essere graduale per prevenire eventuali disturbi digestivi come vomito o diarrea.
Tutti i tipi di riso possono essere dati ai gatti come parte di una dieta bilanciata. Alcune tipologie però, come il riso basmati o il riso integrale, potrebbero essere un po’ più difficili da digerire. Occhio anche al riso soffiato, poiché non deve assolutamente contenere zucchero o altri additivi che invece potrebbero essere dannosi.
Quali sono gli effetti del riso per i gatti?
In quantità moderate, il riso può fornire benefici nutrizionali ai gatti. Il riso è infatti una buona fonte di vitamina B, essenziale per la salute del sistema nervoso di un gatto. È anche una buona fonte di fibre, l’importante comunque è non eccedere con le dosi perché troppo riso potrebbe contribuire ad un aumento di peso e insorgenza di diabete. Sebbene si dica che il riso faccia bene in caso di feci molli, mal di pancia ecc., in realtà questo non vale per i gatti poiché le fibre che contiene non sarebbero una quantità sufficiente per compattarle. Al contrario, se il sistema digestivo del gatto non è abituato a questo alimento, un eccesso potrebbe causare diarrea.
Cosa fare se il cibo del mio gatto contiene riso?
Niente paura! Molti alimenti per gatti contengono riso fra gli altri ingredienti. Se il tuo gatto segue una dieta equilibrata ed è in buona salute, non dovrebbe esserci motivo di preoccupazione. Specialmente all’interno dei croccantini, è normale trovare una percentuale di riso o altri cereali poiché gli amidi che contengono sono necessari proprio per poter dare all’alimento quella forma. Ciò che conta, semmai, è il bilanciamento dei nutrienti. Secondo le linee guida per una corretta alimentazione del gatto, le proteine non dovrebbero mai scendere sotto il 25% del suo fabbisogno ed è questo il dato più importante per assicurare al tuo micio un alimento che vada incontro alle sue esigenze nutrizionali.
